Nobuyuki Okumura, lo scultore che immortalò due Papi

Il prossimo anno si celebrerà il 150° anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia.
Numerosi sono i personaggi che hanno ricoperto un ruolo di collegamento tra i due paesi,
ma probabilmente nessuno riesce a rendere tanto orgogliosi i giapponesi quanto lo scultore Nobuyuki Okumura.
Le statue raffiguranti due pontefici da lui realizzate sono oramai impresse nel cuore di molti fedeli cattolici.


L’incontro predestinato con i due Papi

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A circa un’ora d’auto da Roma, nel suo atelier dalle sembianze di una grotta a Bracciano, una cittadina nota per il suo bel lago, Nobuyuki Okumura fronteggia silenziosamente la sua creazione: il vero volto dell’artista che ha scolpito le immagini dei due pontefici è più che mai visibile in questo frangente.

Giunto in Italia negli anni ’70 per studiare all’Accademia di Belle Arti di Roma, si forma con maestri illustri, tra cui Emilio Greco e Milton Hebald; da allora sono oltre trent’anni che ha stabilito la sua base a Roma.
Nel panorama della scultura contemporanea, occupato per lo più dall’astrattismo, Okumura insiste nelle sue raffigurazioni realistiche ottenute con la tecnica tradizionale di fusione a cera persa (Italian Lost Wax Casting).

La tecnica ha origini lontane risalenti ai tempi dell’antica Mesopotamia e, attraversando le epoche greca e romana, viene definitivamente sistematizzata in Italia da Leonardo da Vinci.
La sua realizzazione richiede in ogni parte del processo la collaborazione di tecnici di comprovata esperienza, oltre a notevoli tempi e costi; ciò nonostante, l’ostinazione dell’artista verso tale metodo è motivata dalla passione sempre viva che si esprime nel voler lasciare opere realizzate in bronzo, con la sua caratteristica di durata semipermanente, che continuino a brillare anche per mille, duemila anni.

Pur nella diversità della direzione intrapresa rispetto a quella del Maestro Emilio Greco, da lui considerato alla stregua di un Dio, Okumura racconta di avere appreso attraverso i suoi insegnamenti l’importanza di dare vita a opere che esprimano calore come se vi scorresse il sangue all’interno.
L’impegno profuso nel realizzare figure umane o animali dotate di un’anima è motivato dalla sensazione di gioia che gli deriva dal riuscire a esprimere lo slancio vitale che si cela all’interno di ogni soggetto o la vita che da esso trabocca, aggiunge.

Per Okumura, autore di numerosi ritratti scultorei di esponenti della nobiltà italiana, l’incontro con i due Papi, Giovanni Paolo II e il suo successore Benedetto XVI, era predestinato.
Nel 2003 gli fu commissionata dal Gran Priore di Roma del Sovrano Militare Ordine di Malta, presentatogli a una festa organizzata dai Borghese, una delle famiglie più importanti dell’alta nobiltà romana, la realizzazione di un busto per celebrare i venticinque anni di pontificato di Giovanni Paolo II.
L’opera nata dalle mani di Okumura è oggi esposta nella Sala Barberini, lo spazio più prestigioso della Biblioteca Apostolica Vaticana, insieme a quello di Papa Urbano VIII realizzato da Bernini, racconta l’artista. Poi, dopo tre anni, si ritrova a lavorare alla statua a figura intera di Benedetto XVI.

Oggi, alle soglie dei sessant’anni, Okumura sente il desiderio di dimostrare attraverso le proprie opere la sua riconoscenza verso tutti i romani che, anche inconsapevolmente, lo hanno aiutato a crescere e agli Italiani per avergli insegnato che la vera fonte della bellezza si ritrova dentro l’umanità.
Alla nostra domanda di raccontarci Roma in una parola, ci risponde citando il titolo di un libro: Roma, non basta una vita (Roma, non basta una vita, Negro Silvio, 2014, La Feltrinelli), a voler sottolineare che non sarebbe sufficiente una vita intera a raccontarla tutta. Non c’è alcun dubbio che anche Nobuyuki Okumura, accanto alla sua inesauribile passione, coltivi nell’animo una visione maestosa paragonabile alla grandiosità di Roma, la città eterna.

Biografia di Nobuyuki Okumura

Nato a Tokyo nel 1953, entra all’Accademia di Belle Arti di Roma, corso di Scultura, nel 1975.
Nel 1990 diviene allievo di Emilio Greco e nel 1996 riceve dalla Presidenza della Repubblica Italiana una lettera di encomio per meriti artistici.
Nel 1999 realizza il ritratto scultoreo di Andrew Bertie, Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta.
Nel 2003 realizza il busto di Papa Giovanni Paolo II e nel 2006 la statua a figura intera di Benedetto XVII.
Attualmente risiede nei dintorni di Roma.

Didascalie
[In seconda pagina, in alto a destra]
Statua di Nettuno in fase di lavorazione. Il progetto in corso prevede la realizzazione di tutte le divinità dell’Olimpo della mitologia greca.
[In seconda pagina, in alto a sinistra]
Cavallo al passo
[In seconda pagina, al centro a destra]
Modello in gesso della metà superiore della statua a figura intera di Benedetto XVI creato in occasione della realizzazione della scultura.
[In seconda pagina, al centro a sinistra]
Busto scolpito per celebrare il 25° anniversario del pontificato di Giovanni Paolo II. Okumura racconta che non appena mostrò il modello in creta dell’opera ai cardinali, ottenne immediatamente l’assenso ufficiale per la realizzazione.
[In seconda pagina, in basso a destra]
La realizzazione della statua in bronzo a figura intera di Benedetto XVI nel 2006 fu resa possibile dalla sponsorizzazione della Toyota Motor Corporation che ne sostenne interamente il costo. Alla cerimonia di consegna l’opera fu donata al Pontefice dall’allora Presidente Onorario Shoichiro Toyoda.
Da destra: la signora Toyoda, Shoichiro Toyoda, Benedetto XVI, Nobuyuki Okumura, l’allora Ambasciatore del Giappone presso la Santa Sede.
[In seconda pagina, in basso a sinistra]
Udienza con Giovanni Paolo II.

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